MERRY GO ROUND
La giostra...
Un giro, come la vita, come il destino in cui da dove parti ma non sai dove finirai.
12 canzoni.
11 originali, scritte a piene mani da tutti i componenti di Miami & the Groovers.
Un apporto importantissimo e significativo sia in fase di scrittura, di arrangiamento e di esecuzione.
Come gia' scritto, le canzoni sono tutte molto "omogenee" dal punto di vista letterario e sicuramente piu' vario rispetto a Dirty Roads, a livello musicale.
Il disco e' stato registrato in varie location: tra Trebbiantico, un piccolo paese tra Pesaro e Fano, nello studio Elementi Sonori (un grazie a Stuart e Luca!),
qualche ripresa a San Marino allo Studio Picasso (My sweet rose) e alcuni guests, da oltreoceano.
Gli ospiti.
Oltre al nucleo di musicisti che fa parte di Miami & the Groovers, in questo disco hanno partecipato 6 splendidi musicisti americani che hanno dato un prezioso (e mai fine a se stesso) apporto ad alcune canzoni del disco.
Il mix ed il mastering dei brani e' stato definito tra lo Studio 73 di Ravenna (come per Dirty Roads) e Lennoxville (Canada) con due ottimi professionisti come Riccardo Pasini (Paso) e Bruno Green.
Inizialmente il disco e' uscito in autoproduzione ed autodistribuzione e, visti anche i tempi dell'industria discografia, non sappiamo ancora dirvi se avverra' nei prossimi mesi una distribuzione piu' capillari in Italia e nel resto del mondo. Per fortuna che esiste la Rete, il web, che ci permette di saltare questi confini e queste limitazioni che un tempo sarebbero state molto penalizzanti per la diffusione del disco.
Nel novembre 2012 è stata pubblicata una nuova versione dell'album con in aggiunta la cover bonus track "Shout out the light" (B.Springsteen), gia' pubblicata sulla compliation tributo "For You 2".
Additional musicians:
Bill Toms
Bill Toms ha realizzato nella sua carriera solista 5 notevoli albums. Noto ai piu' come chitarra solista degli Houserockers di Joe Grushecky, nome conosciutissimo nel giro degli amanti la musica di Bruce Springsteen, Bill Toms con l'ultimo lavoro ha decisamente superato il suo maestro. Pur rimanendo fedele ai paesaggi musicali della East Coast, Bill Toms come Joe Grushecky arriva da Pittsburg, ovvero Rock di matrice classica con testi di ambientazione Blue Collar, i suoi lavori suonano ancora credibili e mettono in luce l'onesta' di una musica che non pretende altro che essere del sano Rock'n'Roll da periferia urbana, teso nelle chitarre e romantico nelle liriche. www.billtoms.com
Joel Guzman
Joel Guzman e' da sempre stato definito come un brillante e straordinario genio, uno dei piu' grandi fisarmonicisti al mondo. Joel inizio come bambino prodigio e venne definito da tutti i musicisti come " Il piccolo gigante. Oggi non e' solo uno strumentista superbo ma e' anche cantante, arrangiatore e produttore. Ha collaborato e collabora con artisti del calibro di Joe Ely,Los Lobos e Los Super Seven. Ha suonato una fantastica parte alla fisarmonica su "My Sweet Rose", un brano che sara' nel nuovo album. www.myspace.com/guzmanfox
Ron Lasalle
Ron Lasalle, cantautore newyorkese di nascita ma da tempo trapiantato a Nashville, dotato di una voce al catrame e di un songwriting che fonde in un mix perfetto rock'n'roll, country e rhythm'n'blues. Gia' sul palco con i Miami & The Groovers in occasione della data finale del Dirty Roads Tour a Rimini il 10.2.2007. http://www.ronlasalle.com
Marc Reisman
Ex armonicista degli "Iron City Houserockers" di Joe Gruscheky. http://www.myspace.com/joegrushecky
Phil Brontz
Musicista e sassofonista di Pittsburgh. Suona con la band di Bill Toms e ha collaborato anche con artisti come Jill West, Erin Burkett, Norman Nardini, Joe Grushecky, Bull Moose Jackson and the Flashcats. http://www.myspace.com/philbrontz
Jono Manson
Nasce artisticamente nella New York degli anni ottanta, nell'ambiente roots dei locali cittadini aprendo la strada ad artisti del calibro di Joan Osborne, Blues Traveler, Spin Doctors. http://www.jonomanson.net
Erin Sax Semour
Gia' nota in Italia per aver diviso il palco con il rocker Lorenzo Bertocchini, Erin Sax Seymour e' una talentuosa cantautrice newyorkese dotata di una bella voce da country singer e di un songwriting di tutto rispetto. http://www.erinsaxseymour.com
Julio Nieves Martinez Perez
Musicista cubano
Bruno Green
Una carriera che vede tre album, pubblicazioni ed un film documentario nel 1994. Numerose collaborazioni con altri artisti come un musicista, assistente tecnico e produttore. http://www.myspace.com/brunogreen
Ivan Barbari
Ivan e' stato il tastierista dei Miami & The Groovers fino al 2007. Ha gia' collaborato anche sull'album precedente, Dirty Roads.
Jackwater
Rappresenta il nome di un musicista itinerante che fin da subito si e' ritrovato con la sua musica sulle strade del Blues. Seguendone il percorso ha iniziato a comprenderne la verita' che ne e' la base, imparando che attraverso di essa e' possibile far ritorno a casa. Quella casa a cui tutti tendiamo e che in molti chiamano liberta'. http://www.jackwater.com
Roberto Zamagna
Musicista riminese
TESTI
- Intro
- One way ride
- Jewels and medicines
- Night on the town
- My sweet rose
- The time has come
- Broken souls
- Love has no time
- Sliding doors
- Big mistake
- Trust revisited
- It's getting late
- Last ride (strumentale)
- Merry go round
- Outro
LE TRADUZIONI DEI TESTI DI MERRY GO ROUND
CURIOSITA'
Qualche curiosità su "Dirty Roads" direttamente da Lorenzo "Miami"...
One way ride:
"e' un brano rock uptempo, con molte chitarre e qualche bel fraseggio di pianoforte, che parla della vita come corsa a senso unico, sola andata, dove quel che ti lasci indietro non dovrebbe mai essere un trauma o una zavorra troppo pesante visto cio' che ti aspetta nel presente e nel prossimo futuro. "Carpe diem"."
Jewels and medicines:
"e' rock un po' Stones, dove la prima strofa e' dedicata a Janis Joplin. Apparentemente sembra un brano un po' fuori "mood" dal resto del disco, ma nella sua leggerezza apparente porta dentro una bella testimonianza di come la vita alla fine bisogna viversela a viso aperto. Special guest all'armonica Marc Reinsman, gia' nella band Houserockers di Joe Gruscheky ed ora con Bill Toms."
Night on the town:
"l'unica cover di "Merry go round" e' questo brano dei Del Fuegos del 1985, gia' suonato live nello scorso tour d Miami & the Groovers e scelto dalla band per la sua vicinanza stilistica musicale e per il testo molto "dentro" agli argomenti dell'album. "Another night on the town, everybody's around, all your friends are around, but where are you?". Finale con assolo di chitarra e pianoforte."
My sweet rose:
"Qui invece siamo dalle parti del Mexico border. Un brano dove la splendida fisarmonica ed il pianoforte di Joel Guzman (Joe Ely, Los Lobos) la fanno da padrone, ottimamente controbattuti dall'acustica e dal dobro di Bill Toms (Houserockers e diverse volte sul palco con Bruce Springsteen). Una ballata tex-mex, dove il tema e' quello di un amore passato e della consapevolezza che quando qualcosa e' andata....e' andata per sempre."
The time has come:
"il brano ha una andatura rock-pop (ma solo un po'), e contiene la frase da cui e' nata l'idea per il titolo dell'album: "won't you take a ride on this merry go round?". Il brano parla di traffico, maschere ad ossigeno, eta' dell'oro che sta per finire, di finti musicisti. Ron Lasalle da Nashville partecipa con la sua voce roca blues in un paio di strofe, contribuendo a rendere questo brano ancora piu' "soulful" e sofferto. Grande assolo di Claudio Clay Giani al sax, unico brano dove e' presente."
Broken souls:
"Qui si parla di una rock'n'roll band che prende e ci prova. La canzone va ai mille all'ora con il basso di Luca Fabbri che fa da starter all'intero pezzo. Brano molto ritmico dove pero' esce un organo molto 80's nei ritornelli, frutto dell'ennesima ottima performance di Alessio Raffaelli, entrato ormai in pianta stabile nella band da alcuni mesi."
Love has no time:
"Musica di Alessio Raffaelli e parole di Lorenzo Semprini. Una ballata notturna, piano (wurlitzer) e voce. Il brano piu' breve del disco, poco piu' di due minuti."
Sliding doors:
"il primo brano scritto per questo disco...ormai 2 anni fa. Uno dei preferiti durante i live shows. E' un po' la summa del disco sia a livello musicale (dura circa 7 minuti), sia a livello lirico...Rispetto alle versioni live e' stato aggiunto un pianoforte molto accattivante e un'armonica distorta nel break centrale del brano. Inutile, forse, da aggiungere: due strepitosi assoli di elettrica di Beppe Ardito."
Big mistake:
melodia nata dalla penna di Beppe rocker Ardito, il brano (in Do minore) e' una cavalcata elettrica difficile da paragonare ad altri brani di Miami & the Groovers. Il testo e' sicuramente quello piu' impegnato e politico del disco. Il "grande errore" e' il ritrovarsi impantanati in una guerra senza forse nemmeno sapere il perche'...ma anche qua la guerra e' una metafora di alcuni momenti della nostra vita a cui,nostro malgrado, ci dobbiamo misurare a volte.
""The world is burning in another richmen's war"
Trust revisited:
"let's folk! Una ballata dal sapore folk, con bellissimi arpeggi di chitarra classica (suonata da Luca Fabbri), armonica, pianoforte, contrabbasso e spazzole. La fiducia in se stessi e' il tema centrale del brano. Jono Manson da Santa Fe, New Mexico, ha cantato delle armonie vocali davvero molto ispirate, dando al brano un sapore quasi country in alcuni passaggi."
It's getting late:
"anche questo brano gia' suonato diverse volte dal vivo. Alla fine e' impreziosito da un solo di sax di Phil Brontz da Pittsburgh. Solo centrale di chitarra alla "Mark Knopfler" e testo da Western movie."
Merry go round:
"questo brano, che all'inizio doveva chiamarsi "Are you happy?", sara' quello che chiudera' l'album. Una canzone circolare, in 6/8, un tempo che si avvicina abbastanza ai 3/4 del valzer. Anche questa nata, musicalmente, da Alessio Raffelli e resa un po' irish nel ritornello da un coro che scoprirete...c'e' anche una dobro guitar ad impreziosire il tutto...sicuramente una "concept song" che racchiude dentro di se' il significato di tutto l'album."
RECENSIONI
- Recensione a cura di Ago (MIAMI-SUPPORTERS)
- Recensione a cura di Marco Quaroni (Buscadero)
- Recensione a cura di David Nieri (Buscadero)
- Recensione a cura di Fabio Cerbone (Rootshighway / Buscadero)
- Recensione a cura di Christian Verzeletti (Mescalina)
- Recensione a cura di Luca "BorderWolf" Vitali (Bielle)
- Recensione a cura di Salvatore Esposito (JAM)
- Recensione a cura di Jacopo Aloisi (The Ship Magazine)
- Recensione a cura di Ronald Stancanelli (Late For The Sky)
- Recensione a cura di BlogFoolk