GOOD THINGS
Recorded and mixed by Franco Naddei at Cosabeat Studio in Villafranca (FC)
Additional Recordings:
Livign Room Station, Brescia
Michael McDermott’s home studio Chicago IL (USA)
Mastering:
Giovanni Versari, La Maestà Studio Tredozio (FC)
Produced by Miami & the Groovers
Miami & the Groovers:
Lorenzo Semprini: vocals, harp, acoustic guitars
Marco Ferri: drums, cymbals
Beppe Ardito: acoustic and electric guitars, back vocals and vocals on “Before your eyes”
Alessio Raffaelli: piano, keyboards and accordion
Luca Angelici: bass and back vocals
Claudio Giani: saxophone and percussions
Music Arrangments:
Miami & the Groovers excepts: “Walkin’ all alone”, “Audrey Hepburn’s smile” (Gianluca Fabbri/Lorenzo Semprini/Beppe Ardito/Marco Ferri)
All songs written by Lorenzo Semprini except:
Always the same, Under control (A. Raffaelli/L. Semprini)
Walkin' all alone, Before your eyes, Burning ground, On a night train (B. Ardito/L. Semprini)
Additional Musicians:
Antonio Gramentieri: lead guitar on ”Cold in my bones”
Alex Valle: banjo, pedal steel guitar on “Cold in my bones, Postcards, Before your eyes and We’re still alive” and guitar solo on “We’re still alive”
Heather Horton: violin on “Walkin’ all alone”
Riccardo Maffoni: vocals on “Walkin’ all alone”
Artwork and Design by Silvia Calzolaio at Studio 75
Photo cover: Silvia Calzolaio
Booklet pictures: Silvia Calzolaio,Siddharta Mancini, Giobbe Pellegrino
TESTI
CURIOSITA'
Qualche curiosità su "Good things" direttamente da Lorenzo "Miami"...
Good Things:
E’ nata da un demo scritto suonato da me ed Alessio con il titolo provvisorio di “Price tags”. Abbiamo deciso di dargli un taglio di impatto e non a caso è diventato il singolo del disco ed anche la title-track. In studio anche grazie al prezioso consiglio di Franco Naddei il suono della chitarra di Beppe ha virato su territori inglesi stile Smiths, Cure, e per rimanere in territori italiani i Diaframma. Il testo cita varie canzoni che messe insieme formano una storia di un weekend che potrebbe rappresentare una vita intera. In studio ha subito un editing importante nella parte centrale dove avevamo la parte strumentale più lunga e francamente poco agile.
On a night train:
Brano nato a settembre 2011…ha un andamento un po’ Stones, ha come particolarità che le strofe siano più tirate dei ritornelli…in studio ne abbiamo provato anche una versione con il sax, ma alla fine abbiamo optato per un versante più chitarristico. Anche qua il testo riporta all’argomento principale del disco: i personaggi cercano una via d’uscita ad una situazione non proprio favorevole…ed il “night train” è il mezzo per andarsene.
Audrey Hepburn’s smile:
Uno dei primi brani nati per quest’album e suonata live diverse volte. Anche questa è in territori “inglesi” musicalmente con un pizzico di Beatles.
La figura di Audrey Hepburn mi ha sempre affascinato e i personaggi della canzone potrebbero essere i reduci di una serata-notte passata in Riviera.
Nel ponte c’è una citazione di “Moon river” lo storico brano colonna sonora di “Colazione da Tiffany”: “wherever you’re goin’ I’m goin’ your way”
Cold in my bones:
E’ un brano dai sapori Western…con il piano di Alessio a fare da faro con quelle note quasi dissonanti che riportano all’armonica di Ennio Morricone.
C’è il banjo di Alex Valle e due bellissimi assoli di Antonio Gramentieri un vero esperto di sonorità desertiche…Da segnalare anche la bella introduzione chitarristica di Beppe Ardito che fa da anticamera a quello che ascoltare. Il personaggio è in chiara difficoltà, ha perso legami, lavoro e soldi…ed ha “freddo nelle ossa”, ma nell’ultima strofa c’è la volontà e la voglia di riscatto.
Burning ground:
Questo brano è nato su un terrazzo di un hotel a Klagenfurt in Austria. Ho fatto ascoltare a Beppe un’idea che avevo in mente. Ci siamo messi con le chitarre acustiche e nel giro di un’ora abbiamo trovato l’idea e la struttura giusta. La cosa divertente fu una signora austriaca che dal terrazzo vicino ci dedicò un applauso. In studio la ritmica di Marco e Luca è stata davvero efficace e l’organo stile Sonics/Fuzztones di Alessio è un bel contrappunto alle chitarre elettriche.
Walkin’ all alone:
il brano in assoluto più vecchio registrato per questo disco. L’abbiamo suonata live già dal 2009. La musica è di Beppe che ci presentò un demo chitarra e voce. In studio è cresciuta molto con una scelta di suoni chitarristici molto azzeccati (usando l’ampli del Leslie) e l’apporto al violino di Heather Horton e di Riccardo Maffoni alle voci. Uno dei brani che sta avendo più apprezzamenti in assoluto.
Before your eyes:
anche questo è uno degli ultimi brani scritti (anche qui da Beppe) e provati. Fin dall’inizio è venuto naturale suonarla in questo modo, un midtempo che la pedal steel guitar di Alex Valle porta in territori del West. Ha la particolarità di essere un duetto vocale tra me e Beppe in cui ci dividiamo le strofe. Strofe che parlano di 4 personaggi diversi che sono impaludati in situazioni difficili ma che affrontano la vita con dignità e forza. Un’altra canzone di resistenza umana. Solo centrale di pianoforte di Alessio che mi ha fatto pensare a qualche canzone di Bob Seger.
Always the same:
Un vecchio demo di Alessio che mi presentò nel 2010…è un po’ la parente lontana di Sliding doors, dove l’amarezza del testo è legata alla tonalità in minore ed a suoni decisi. Bellissimo il solo finale di chitarra. Uno dei brani che dal vivo non farà prigionieri.
Under control:
anche questo un demo di Alessio, io ho scritto un testo ironico…dove il mondo di oggi è dominato da Tv, grandi Fratelli, Koka Kola e plastica…il tempo è un tipico Bo Diddley con la ritmica a fare da macchinista capo. La voce è passata nell’ampli (il famoso giallino di Lombardi) e suona leggermente distorta e filtrata. Il brano più breve dell’album, poco più di due minuti.
The last r’n’r band:
Un brano di rock and roll. A Marzo 2010 avevamo registrato un brano “Biancorosso” e questo brano nasce proprio da quel brano. Anche questo dal vivo farà divertire. Il testo parla di band e musicisti che girano e vagano e trovano situazioni più o meno adatte…una band che mi piace molto sono i Marah che spesso vengono chiamati “Last rnr band”…è dedicata anche a loro quindi questa canzone. Il rock è una attitudine, quell’attitudine ce l’hai oppure o no.
Intro:
registrammo questa intro parlata il 7 dicembre al Teatro Rossini di Lugo in occasione del Light of day. Israel Nash Gripka si prestò a leggere questo bellissimo testo tratto dal libro di Thomas Wolfe “You can’t go home again” del 1940. In realtà avrebbe dovuto aprire un brano che è rimasto fuori dal disco che si chiama “You can’t go back home”. Però si è adattato alla perfezione anche la brano che lo segue.
Postcards:
E’ la ballatona del disco. Nata da un demo mio e di Alessio. I ragazzi erano talmente entusiasti di quel demo che avrebbero voluto utilizzarlo nel disco, ma non era possibile perché la registrazione aveva qualche difetto. Nel disco c’è la pedal steel di Alex Valle, la mia armonica, una elettrica, una batteria molto essenziale mono ed un basso suonato in stile contrabbasso. Dal vivo non sarà facile creare l’atmosfera e l’attenzione adatta che merita ma ci proveremo. Il titolo “Postcards” è stato preso in seria considerazione per dare il titolo all’album. Il personaggio del disco è seduto in un luogo lontano da casa e scrive una cartolina, abitudine che si persa con gli sms e le email. C’è malinconia ma anche speranza “Tomorrow I will be home”.
We’re still alive:
E’ il brano irish-folk-punk perfetto per la chiusura del disco. Il titolo evoca sopravvivenza, alla fine del giro siamo rimasti in piedi e difficilmente ci arrenderemo. Il brano inizia con un intro di fisarmonica banjo ed acustica…per poi entrare nelle strofe con batteria, chitarra acustica…il ritornello esplode in un ritornello che ha il sapore dei Pogues, Mumford & son, Dropkick Murphys, Flogging Molly.
Lorenzo "Miami" Semprini
RECENSIONI
- Recensione a cura di Lele Guerra (Backstreets)
- Recensione a cura di Ago (MIAMI-SUPPORTERS)
- NuovoQuotidiano News
- Delirivari
- Blue Bottazzi-Little Italy Rock
- .rootshighway.it
- Marco Quaroni
- e20romagna.it - Luigi Bertaccini
- The Ship Magazine
- Paper Moon
- Rock All
- Enzo Curelli
- Andrea Furlan
- AmericanaUK (in inglese)
- Mescalina.it (di Davide Maestri)
- The Ship Magazine
- Paper Moon
- Rockol.it
- Rockon.it
- Il Faro - Massimo Del Papa
- Route 61 - Ermanno Labianca
- Daniele Benvenuti